Di recente sono successe due cose: MJF si è involato verso il record di Kenny Omega, sconfiggendolo; ed è tornato a parlare della scadenza del suo contratto prevista per gennaio 2024. Una data che segna uno spartiacque nella storia della All Elite Wrestling. Un potenziale rinnovo significa mantenere uno dei prospetti più forti dell’era moderna. Una potenziale perdita significa veder partire il principale Pillar sul quale la compagnia ha puntato le proprie speranze. Ma Maxwell cosa potrebbe scegliere, per davvero?

Provo a capire assieme a voi quali sono i vantaggi e gli svantaggi di una possibile permanenza o di una partenza. Nei commenti scrivete i vostri “perché sì” e “perché no” riguardo il tema di oggi.

AEW

Perché sì. Innanzitutto per riconoscenza verso una compagnia che ti ha svezzato, ti ha protetto, dato i migliori avversari, puntando su di te dal primo istante e portandoti al top in pochi anni. Poi per un segno distintivo: nel lungo periodo, Maxwell può diventare per la AEW quello che è stato Ric Flair per la NWA. Un volto riconoscibile e riconosciuto, una superstar appetibile, in grado di sorpassare gli anni rimanendo sempre sulla punta della piramide. Vista l’età di molte superstar (Moxley, Omega, Jericho, ecc ecc), sarebbe nettamente agevolato nell’ avere la compagnia ai suoi piedi e togliersi nuove soddisfazioni.

Perché no. Paradossalmente in 5 anni ha fatto quello che altri farebbero in 10. Ha battuto gli altri Pillars, vinto i feud con alcuni dei wrestler più importanti della compagnia, guidato una stable, guidato un guardaspalle, è stato heel, è stato face. Ha vinto il titolo mondiale e un titolo di coppia. Ha combattuto diversi tipi di match, ottenuto dei riconoscimenti (Diamond Ring). Potrebbe esser giunto il momento ideale per fare il salto della barricata.

WWE

Perché sì. Un posto nuovo, più grande, più pomposo. Wrestlemania, feud nuovi, altri luoghi da prendere in giro al microfono. E un nuovo titolo del mondo da rincorrere. Molti già sognano un MJF vs The Miz, altri vedono una riedizione di MJF vs Cody. E che dire se, dopo Roman Reigns, Paul Heyman decidesse di diventare il suo “avvocato” com’è capitato con CM Punk? La crescita sarebbe esponenziale.

Perché no. Siamo effettivamente sicuri che la WWE possa essere in grado di mandare alle stelle Maxwell? Spesso siamo convinti che chiunque arrivi in WWE funzioni esattamente così com’è. Due sono le paure più grandi: che passi da NXT, costretto a ripartire daccapo, trovandosi a 28 anni a fare una lunga rincorsa verso le alture che meriterebbe; se anche passasse direttamente al main roster, ritrovarsi a fare la macchietta alla “The Miz”, per adeguarsi allo standard patinato della compagnia. Sarebbe in grado di fare un passo indietro per farne diversi avanti? Per la carriera si fa, ma l’evoluzione non sarebbe confacente a ciò che Friedman ha costruito in questi anni. Contando poi che non è una loro creatura e non lo sarà mai. E sappiamo che fine fanno quei wrestler lì, quelli sui quali la WWE non può apporre l’etichetta sopra: non diventano mai il loro volto.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.