La keyfabe, cioè la “linea narrativa” che contraddistingue il mondo del wrestling, è da sempre uno dei temi più caldi della disciplina. Nel corso degli anni si sono susseguite innumerevoli superstar che hanno avuto un rispetto quasi religioso nei confronti della keyfabe, mentre altri invece non si sono curati molto di tenerla viva. Questo concetto, quello di essere in grado di tenere vivi la storyline e il personaggio lontano dalle telecamere, oggi è messo a dura prova dai social media e dal rapporto più “stretto” che i fan vivono con i propri beniamini: per questo, secondo una leggenda come Rob Van Dam, la keyfabe non potrebbe mai e poi mai funzionare al giorno d’oggi.

Durante il suo podcast 1 Of a Kind, RVD ha dichiarato:

“Ora che abbiamo l’MMA, abbiamo qualcosa a cui essere comparati e vista l’evoluzione di questo mestiere, anche i fan sono in evoluzione. Non possiamo tornare indietro nel tempo…c’è ancora molta keyfabe nascosta dove i fan credono di sapere qualcosa ma in realtà non conoscono niente. Mettiamola così: la reputazione di qualcuno è stata messa in discussione, di recente, tra i media. Quante persone sono rimaste sorprese? E quante no? Roba del genere. Vorrei che le persone avessero il giusto mindset quando sono nel ring. Perché se non hanno la giusta mentalità, il momento viene rovinato e prende un’altra direzione, il ché danneggia i fan che cercano di lascarsi trasportare. Voglio che le persone pensino che sto davvero per colpirti e aspetto fino all’ultimo secondo, è molto eccitante. Ora è diverso a causa della mancanza della keyfabe.