La WWE ha approfittato dell’occasione fornita dal recente Draft per modificare, con una serie di call-up, l’attuale assetto di NXT 2.0.
Vorrei, pertanto, analizzare con Voi gli esiti di queste scelte, esaminandole caso per caso.

1) Hit Row: Per quanto fossi scettico inizialmente rispetto a questa combriccola, gli Hit Row si sono rilevati, insieme ai Legado del Fantasma, una delle novità più interessanti della vecchia NXT. La WWE, da quel che si dice, sembra voler puntare forte sul quartetto che, al suo attivo, vanta un tag team di tutto rispetto e un lottatore singolo, Scott, dalla grande esperienza. Smackdown sembra essere il roster giusto per potersi ritagliare un po’ di spazio nel main roster e, chi sa, alla lunga impensierire perfino la Bloodline.

2) Austin Theory: Un ritorno a Raw, più che un debutto, per Theory, già accolito di quel di Rollins nella sua incarnazione da messia dello show del lunedì sera. Il buon Austin ha tutte le carte in regola per poter scrivere il suo nome nell’albo d’oro della WWE, complice anche il dimenticarsi di alcune brutte faccende. Il personaggio portato in scena a Raw -una sorta di Legend Killer sotto anfetamine, che tanto mi ricorda, sotto certi aspetti, il fu Marty The Moth Martinez- sembra promettere bene. Dopotutto la WWE abbonda di veterani a cui chiedere selfie.

3) Aliyah: Nome che va a rimpolpare la categoria femminile dello show blu, ma che non credo riuscirà ad avere un grosso impatto nel main roster, salvo un netto cambio di direzione rispetto al trattamento, da mera mid-carder, riservatole in quel di NXT. Volendo potrebbe essere un ottimo elemento da inserire in una stable, anche solo al femminile.

4) Xia Li: Il medesimo discorso, cambiando roster di destinazione, può essere fatto per Xia Li. La cinese, per quanto mostri qualche qualità in ring, sembra essere assai in fondo nella gerarchie della federazione, anche in un’ottica futura.

5) Mia Yim: Anche in questo caso, una sorta di non-debutto, dato che Mia, seppur in versione cattivo di Ken il Guerriero, già si era intravista nel main roster, come parte dei Retribution. L’atleta di origini koreane non ha, francamente, mai brillato in WWE e non credo che la sua permanenza a Raw possa cambiare, più di tanto, le cose.

6) Drake Maverick: Altro nome in bilico tra il main roster e lo show cadetto. Il britannico, ora in forza a Raw, sembra destinato a rinforzare i possibili antagonisti del buon Reggie, alla caccia disperata e tragicomica del titolo 24/7.

7) Ridge Holland: Ridge, neo assunto a Smackdown, sembra aver scritto WWE sulla fronte. Fisico possente, menatore seriale risulta essere uno degli archetipi preferiti di Old-Man Vince. Davanti a lui uno show blu affamato di big men, soprattutto nei prossimi mesi invernali, in cui c’è disperatamente bisogno di qualche buon avversario di transizione (per info chiedere a Strowman).

Al netto di qualche semplice tassellamento del low/mid carding, alcuni call up -tra tutti Hit Row, Theory e Holland- potrebbero riservarci delle positive sorprese nel proseguo.
Lascio, come sempre, la parola a Voi, curioso di sentire la Vostra opinione.

Claudio

Nel sito dal 2014, editorialista occasionale, blogger di 205 Live, nonché una delle voci del ZWRadio Show. Orgogliosamente sardo, venne folgorato da un Velocity su Italia 1 in giovane età; da allora non ha più smesso di seguire il Wrestling.