Ultimi giorni intensi per Tony Khan, il fondatore della AEW è stato molto attivo sul fronte dichiarazioni, spesso anche con toni “aggressivi”. A scatenare Tony è stata la scelta di far durare mezz’ora in più SmackDown andando a creare un testa a testa con Rampage, da qui diverse dichiarazioni di sfida verso la WWE e l’obiettivo di vincere nei ratings, obiettivo raggiunto nella fascia demo più importante ovvero quella 18-49. Diverse sono state le reazioni nei suoi confronti, critiche da chi ha più esperienza di lui come Booker T e anche da Eric Bischoff che ha detto che la AEW non è ancora in competizione con la WWE, entrambi con un consiglio che possiamo sintetizzare così: “Parla meno e pensa ai fatti”. Tony ha incassato, ma ha voluto replicare a Bischoff, dissentendo sul suo discorso.

“Non ho chiesto io la competizione”

Parlando a Busted Open Radio, Tony Khan ha risposto alle critiche ed ha rimarcato ancora una volta le motivazioni dietro le sue dichiarazioni: “A me piace molto Eric e sono rimasto sorpreso dai commenti, proprio perchè venivano da Eric Bischoff. Penso sia l’ultima persona da cui ti aspetteresti di sentir dire che un presidente di una compagnia di wrestling debba stare zitto. Quando si parla di competizione testa a testa, noi ce l’avevamo la scorsa settimana. Sono stati solo 30 minuti e non li ho chiesti io. Noi eravamo nel nostro solito time slot e qualcuno è entrato aggressivamente nel nostro orario. E non era la prima volta che facevano una mossa così aggressiva. Abbiamo sempre risposto bene e con successo, questa era la prima volta che andavamo testa a testa di venerdì.”

“Non abbiamo cambiato per loro”

Tony si è espresso sulla card del suo Rampage, rimasta fedele ai programmi nonostante “l’invasione” di campo da parte di SmackDown: “Ho pensato fosse aggressivo il modo in cui sono entrati in quell’orario, hanno schierato le loro migliori Superstar. E io dovevo fare una scelta, cambiare la card che avevamo? Hai CM Punk, uno dei più grossi nomi che c’è nel wrestling, e lotterà contro Matt Sydal, un grande high flyer molto esperto e rispettato, ma non uno dei più grandi nomi da botteghino. Un grande incontro per i fan, ma ho dovuto pensarci, ‘cambiarlo in favore di un grande match capace di attirare più gente nel testa a testa?’ E no, non l’ho fatto. Sono rimasto con i match che avevamo previsto perchè credo nei nostri lottatori. Anche se non si tratta di un dream match ho fiducia”