Dal cambio di vertici in WWE dopo l’addio di Vince Mcmahon, sicuramente tra i principali benefattori risulta incontrovertibilmente Triple H, nominato in ordine: Capo del team creativo e COO (l’equivalente di un Direttore operativo d’azienda in Italia) della federazione. Perciò, risulta una delle voci più autorevoli della compagnia, nonché propugnatore di un “ringiovanimento” delle idee narrative della WWE. Mentre tutto ciò accade nella compagnia di Stamford, dall’altra parte della palizzata, in AEW, forti scossoni hanno reso turbolenta la vita nel backstage. Tra le principali conseguenze c’è l’allontanamento di CM Punk, uomo di punta e su cui Tony Khan aveva puntato, dalla All Elite Wrestling. Sappiamo tutti dell’acredine tra Hunter e Punk ancora in corso, nata durante il periodo di permanenza di CM Punk in WWE e concausa della sua definitiva rottura con quest’ultima nel lontano 2014. In merito al recente disguido tra Punk e la AEW, e ad un possibile ritorno del figliol prodigo in WWE, Triple H ha risposto “Mai dire mai direi”.

È tutta una questione di chaimate

Secondo quanto riportato da Ringside News, Triple H ha dichiarato, rispetto al ritorno di Punk, quanto segue: “Guardate, in ogni momento qualcuno del business ha pensato ‘Risponderesti ad una sua chiamata?’, non mi viene in mente nessuno di questo business al quale non risponderei se mi chiamasse, risponderei alle loro chiamate in qualsiasi caso…credo dovremmo parlarne. Ma nuovamente, CM Punk ha lavorato con noi in uno show su FOX, credo un anno fa ? E c’erano delle opportunità in quel momento e c’erano persone attorno a noi sempre. Sapete, ancora, mai dire mai direi, ma il desiderio è necessario che sia presente in entrambe le parti”. Quindi Triple H non preclude l’opportunità che CM Punk possa tornare a calcare un ring della WWE, purché la chiamata parta da lui e ci sia un reale desiderio di fondo. Insomma, una porta aperta per metà.