Un saluto a tutti i lettori di Zona Wrestling da Giammarco Ibba che da Cagliari, ma col cuore alla Scotiabank Arena di Toronto in Canada, vi dà il benvenuto all’appuntamento numero 230 con UFC Corner, oggi sui vostri schermi in occasione di UFC 297: Strickland Vs Du Plessis.

Featherweight bout: #4 Arnold “Almighty” Allen Vs #9 Movsar Evloev

Inizia l’opener della serata ed i due atleti si studiano al centro dell’ottagono, dove Allen studia intelligentemente le distanze portando numerosi Jab, per poi difendersi egregiamente dal primo tentativo di Single Leg da parte del russo che, dopo diversi tentativi, riesce a portare più volte in rapida successione a terra l’inglese nonostante i Gramby Rolls, che aiutano solo parzialmente Allen nella fase difensiva a fine round. Siamo al secondo round ed il ritmo è estremamente simile a quello mantenuto nel primo, salvo due colpi d’incontro ben assestati dal russo che segnano visibilmente lo zigomo sinistro di Allen, la cui strada per la vittoria è ora più in salita che mai. Siamo arrivati al terzo ed ultimo round e ad Arnold viene fatto esplicitamente capire di aver bisogno della finalizzazione ed, infatti, si denota il proverbiale ingranare della marcia e connette diverse ginocchiate che, nonostante messe a segno con una mano di Movsra rasente al tappeto, sono perfettamente legali, ma portano comunque ad un’interruzione temporanea. Negli ultimi secondi, in risposta all’ennesimo takedown, Allen riesce a chiudere una Ninja Choke magistralmente evasa da Evloev che tenta invano altri atterramenti.

Winner: Movsar Evloev (UD: 29-28; 29-28; 29-28).

Middleweight bout: #14 Chris “The Action Man” Curtis Vs Marc-André “Power Bar” Barriault

I due strikers si stabilizzano al centro dell’ottagono in una prolungata fase di studio in cui Curtis mantiene Barriault contro la parete e sul cosiddetto backfoot, dandogli perfino le spalle invitandolo a farsi avanti alla fine di un round nel quale ambo i fighters si dimostrano passivi, avendo magari in mente lo stesso game plan all’insegna della controffensiva; inizia la seconda ripresa e, sebbene più attivi rispetto alla prima, i due non  mantengono fede alle aspettative venutesi a creare all’annuncio del matchup ed, al termine dei secondi 5 minuti, non è certo un azzardo dire che ognuno dei due deve dare il massimo nell’ultima ripresa. Combattendo nelle reciproche tasche, Curtis e Barriault trasformano l’incontro in una dimostrazione di dirtyboxing ed è negli ultimi trenta secondi che i due si sbizzarriscono lasciando partire tutto il possibile per compensare due primi round piuttosto deludenti.

Winner: Chris “The Action Man” Curtis (SD: 30-27; 30-27; 28-29).

Welterweight bout: #13 Neil “The Haitian Sensation” Magny Vs Mike “Proper” Malott

Malott non fa fin da subito del suo game plan un segreto, andando a colpire ripetutamente la gamba anteriore da ortodosso di Magny che, schivato per il rotto della cuffia un pericoloso Headkick, cerca e trova il clinch a parete ed, alla fine di un round estremamente noioso, l’unica conclusione da trarre è che il piano del canadese sia piuttosto efficiente. Inizia il secondo round che, leggermente più attivo del primo, vede ancora Mike favorito su tutti i fronti, riuscendo a portare a terra il veterano con un buon Inside Trip a parete, trovando perfino la transizione in full mount dalla quale, però, non esce nulla se non un po’ di Ground And Pound. Siamo arrivati all’ultimo round e Malott trova immediatamente il Double Leg, ma ecco che dal nulla Neil Magny zittisce il pubblico con uno dei comeback più inaspettati che io abbia mai visto ottenendo il TKO grazie ai colpi a terra senza risposta. FRAUD CHECK.

Winner: Neil “The Haitian Sensation” Magny (TKO: 4:45 – RD3).

Vacant UFC Women’s Bantamweight Championship bout: #2 Raquel “Rocky” Pennington Vs # Mayra “Sheettara” Bueno Silva

Le due atlete partono fin da subito con strategie offensive e vanno spesso ad incontrarsi con attacchi contemporanei, quasi subito sostituiti da lentissime ed inattive fasi di prese in piedi; dopo 5 stagnanti minuti, le due si concedono ad altre lunghe fasi di grappling interrotte da blitz pugilistici da parte della Pennington che annichilisce la brasiliana in quanto al volume di colpi significativi. Senza sorpresa alcuna, anche la terza ripresa si sviluppa a parete ed è veramente difficile individuare in una delle due colei che prevale in modo decisivo, ma alla fine è chiaro che Bueno Silva è esausta e non riesce a tener fede alle parole dette in press conference. Eccoci arrivati ai championship rounds ed, in tutta onestà, non trovo nulla da dire se non che l’ago della bilancia pende dalla parte di Raquel che, in una contesa del genere, più che la vincitrice è la non perdente. Siamo al quinto round e, stavolta, l’unica cosa che mi sento di dire è che non concepisco come un/a fighter possa arrivare ad ottenere una title shot senza sapere di dover passare in mezza guardia per un banalissimo triangolo di braccia, ma arrivati alla fine possiamo dire con buona convinzione che, al termine di un pessimo main event, la cintura torna negli Stati Uniti.

Winner AND NEW Women’s Bantamweight Champion: Raquel “”Rocky” Pennington (UD: 49-46; 49-46; 49-45).

UFC Middleweight Championship bout: (C) Sean “Tarzan” Strickland Vs #2 Dricus “Stillknocks” Du Plessis

Inizia l’attesissimo primo main event numerato di questo 2024 ed i due atleti si piazzano, come facilmente prevedibile, al centro dell’ottagono dove Strickland mantiene la pressione con continui Jabs e Front Kicks, sebbene DDP riesca spesso a far da perno e mantenere salda la propria posizione con calci bassi, sempre parati dal campione in carica, che non subisce neanche un colpo per l’interezza del primo round, prima di venir portato a terra in un round in suo favore; il secondo è un round dove viene messa ottimamente in mostra la superiorità difensiva di Strickland, che riesce a venir colpito in rare occasioni e portando a segno diversi contrattacchi che segnano visibilmente l’occhio sinistro del sudafricano, ora sotto di due riprese su due. Nel terzo round, è evidente la differenza di attività offensiva, con Strickland che gestisce bene il Jab ma viene sopraffatto da un Dricus che, nonostante vada spesso a vuoto, ottiene un ipotetico favore dei giudici per la maggior propensione all’attacco, in un round estremamente equilibrato che potrebbe però andare a DDP per esser rimasto sempre in avanzamento, ma non certo per efficienza o precisione. Testato per la prima volta in carriera nei championship rounds, il cardio dello sfidante non sfigura affatto e riesce a segnare vistosamente il volto di Sean, segnato tanto quanto DDP che porta a casa il quarto round nonché il pareggio in vista della quinta ed ultima ripresa. Eccoci arrivati all’ultimo round dove Strickland ingrana definitivamente la marcia doppiando il numero di colpi subiti dall’avversario, più volte alla vana ricerca di un Double Leg perfettamente evitato da Sean che, a mio avviso, porta a casa un’estremamente combattuta vittoria.

Winner AND NEW UFC Middleweight Champion: Dricus “Stillknocks” Du Plessis (SD: 48-47; 47-48; 48-47).

Fight Of The Night: Sean “Tarzan” Strickland Vs Dricus “Stillknocks” Du Plessis