Rieccoci amici di ZW. Smaltiti i frutti dei vostri bagordi natalizi con decine e decine di ore di training autogeno per alzarvi dal divano ed andare in palestra? Combattuti i sensi di colpa per aver mangiato quel dannato mustacciuolo alle 3 di notte rovinandovi la digestione? Avete smesso di emettere eruttazioni con un misto di spumante, asti cinzano, cotechino e lenticchie e mandarino? Se la risposta è si, siete dei bugiardi e questo vi qualifica come idonei a proseguire nella lettura del mio primo editoriale di questa nuova decade di ZW. Articolo che, badate bene, non si differenzierà in modo alcuno dai precedenti format. A parte scherzi, bentornati e buona lettura.

Il 2019 è stato, come pochi anni prima di lui, un crocevia a dir poco fondamentale per NXT sia come brand che come format in generale. Da territorio di sviluppo (seppur con una qualità di primissimo taglio) a vero e proprio brand autonomo, guadagnando sia la seconda ora live che una piattaforma televisiva di tutto rispetto: una rivoluzione genetica, ma fisiologica, di un prodotto che non poteva più essere di nicchia, come testimoniato dagli ascolti oramai stabilmente intorno agli 800mila spettatori settimanali e dal sorpasso avvenuto sulla rivale AEW. Il 2020 sarà all’altezza dell’anno appena trascorso? Quali saranno i protagonisti che porteranno NXT nella nuova decade?

Il pool di talenti ad NXT è ricco, variegato e di assoluto spessore: forse il problema può essere costituito da una certa abbondanza, tuttavia è un imbarazzo che tutto sommato è facile da superare ed ancor più da sopportare. Proverò ad elencare cinque nomi in modo da poter tracciare chi, di meno affermato, possa emergere in questo 2020 come assoluto protagonista o comunque come potenziale sorpresa.

Matt Riddle: Bro…Riddle, dopo un inizio stellare, sembra aver rallentato e di molto la sua ascesa ai vertici del roster NXT, complice qualche pin di troppo ed una faida con Killian Dain che, diciamoci la verità, non ha propriamente esaltato le doti di questo lottatore. Sulla carta l’ex UFC ha tutto: carisma, capacità sul quadrato ed un look così figo da essere quasi irritante…ecco, proprio in virtù di questo un suo turn heel potrebbe essere quella molla in grado di poter rinverdire quell’interesse leggermente sopito da parte del pubblico. Che il 2020 possa essere il suo anno di rilancio?

Bianca Belair: Così come per Riddle, il push a cui questa super atleta sembrava essere destinata sta pian pianino rallentando, a seguito della prima sconfitta subita da parte della regina di picche Shayna Baszler. All’inizio l’avrei vista benone affiancata agli Street Profits in quel di RAW, tuttavia il suo character sta prendendo una piega ben diversa rispetto alla high Energy comedy di Ford e socio. In tale ottica, una ripresa in quel di NXT, magari con una nuova undefeated streak per buona parte del 2020, potrebbe ridare smalto ad un atleta dall’enorme potenziale che, una volta smaltita quella maledetta rigidità, potrebbe davvero affermarsi ad altissimi livelli in questo 2020.

Dominik Dijakovic: Il mastodonte simil croato, a seguto della faida con il lanciatissimo e futuro Campione Keith Lee, ha assunto un lustro tutto suo, tuttavia non è ancora in grado, a mio modesto avviso, di poter camminare sulle sue gambe al fine di eccellere ed emergere. In tale ottica, vedrei benissimo per lui la creazione di un tag team, dove far emergere le sue straordinarie power moves (e non solo) e dare quella energia esplosiva che solo un hot tag riesce a dare…ciò che gli mancherebbe, in effetti, è qualcuno più piccolo di lui, con un parco mosse diverso ed un carisma altrettanto spiccato ma sinallagmatico. Uno come…

Isaiah “Swerve” Scott: Ebbene si. L’ex Killshot a Lucha Underground è uno dei worker migliori di NXT, che si sta liberando pian pianino della puzza di jobber o di incompiuto guadagnando sempre maggiore spazio e visibilità. In un tag team con uno dome il prefato DD, Swerve potrebbe guadagnare il suo primo titolo, potrebbe consolidare la sua presenza in vari Takeover ed eccellere dove più gli è congeniale, in un quadrato circondato da corde con un minutaggio importante. Idea folle o sbagliata?

Velveteen Dream: il 2020 sarà l’anno di Velveteen Dream, possiamo scommetterci. Dopo un infortunio che lo ha momentaneamente rimosso dalla memoria dei fan, il suo ritorno lo catapulterà in modo quasi immediato ai vertici dello show e, perché no, verso la conquista della Cintura che sino ad ora gli è sfuggita dalle mani. Questo performer ha tutto, quello che serve ora è solo tempismo ed un pochino di fortuna: parliamo di uno che ha avuto la benedizione di John Cena, non certo un brocco o un mediocre. Vedrei benissimo per lui un ritorno al Takeover pre-Rumble, in modo da poter ritornare alla posizione maggiormente consona per lui e per il suo status.

Parola a voi dunque. Di chi sarà questo 2020?