Roman Reigns è protagonista del nuovo Biography: WWE Legends, documentario dedicato al Tribal Chief uscito quest’oggi su A&E sul territorio USA. L’annuncio nei giorni scorsi aveva dato adito ad indiscrezioni sulla possibilità o meno che finisca il suo lunghissimo regno da Undisputed WWE Universal Champion ma, ad oggi, è difficile fare una vera e propria previsione. Nonostante ciò non è questo l’argomento principale di questa notizia, visto che Roman è tornato a parlare (seppur brevemente) della leucemia che l’ha tenuto fuori dai ring per diverso tempo qualche anno fa, prima del ritorno (dopo la remissione della malattia) avvenuto nel 2019.

L’Head of the Table, in un breve passaggio durante il documentario, ha voluto sottolineare come la diagnosi nei suoi confronti sia arrivata ad uno stadio “molto precoce“, consentendogli di poter gestire il tutto con dei medicinali senza intaccare, troppo, il suo fisico. Medicinali “via bocca” che, il Tribal Chief, continua a prendere anche in questo momento (e che probabilmente dovrà prendere a vita, anche se non è stato specificato da Roman stesso). Ecco qui di seguito il breve passaggio a riguardo:

Riguardo la leucemia, se si riesce a diagnosticarla presto come successo con me, si riesce a gestire con dei medicinali. Dei medicinali importanti che sto prendendo tutt’ora”.

Una rivelazione quella di Reigns, molto riservato a riguardo (giustamente), non parlando quasi mai della malattia che l’ha colpito nel lontano 2018 come un fulmine a ciel sereno ma che, dopo le cure del caso, è stata “guarita” per consentirgli di tornare sul ring in tempo per Wrestlemania 35. Cinque anni dopo la storia ci ha consegnato uno dei campioni più longevi e dominanti, con diversi addetti ai lavori che descrivono questo periodo di tempo come la Bloodline Era (con ragione, a nostro modo di vedere).