La straordinaria storia di redenzione da parte di un idolo assoluto dei fan di wrestling negli anni 90, Jake “The Snake” Roberts, risorto dalle sue ceneri in quest'ultimo anno e che nel 2014 si sta togliendo alcune importanti soddisfazioni.

Uno dei più grandi e agghiaccianti heel della storia dello sport entertainment avrà la sua redenzione a Wrestlemania 30. Il re del DDT, un magnete al microfono.
Molti dei promo che vediamo interpretare da Bray Wyatt sono ispirati o sono riminiscenze del grande Jake “The Snake” Roberts durante i suoi anni d'oro.

Prima il ritorno sorprendente a Raw Old School, poi la mancata partecipazione alla Royal Rumble dove era voluto a fuori di popolo, infine una delle onorificenze massime per un lottatore ovvero la WWE Hall of Fame. Non male questo inizio 2014 per colui che sul ring si faceva e si fa tuttora chiamare Jake “The Snake” Roberts.

E' inutile che ci giri tanto intorno, è un personaggio che ho sempre amato. Uno di quelli che era in seconda linea negli show, eppure lo apprezzavi da morire perchè aveva una gimmick ed un modo di fare che ti incantavano.
Quando ho sentito risuonare la sua musica a Raw Old School, mi è partito un gran bel sorrisone in viso. Jake “The Snake” Roberts può diventare veramente l'icona, come lo fu già in passato Eddie Guerrero, di chi ce l'ha fatta a sconfiggere i propri demoni ed è tornata alla ribalta alla “tenera” età di 58 anni.
Un caso fantastico in cui la vita vera è più avvincente che la fiction. E la folla di Baltimore lo scorso gennaio quando lo ha visto arrivare sul ring e posare il buon Damien sul corpo esanime di Dean Ambrose, è letteralmente esplosa in un boato.

Era la prima volta che Roberts si palesava in WWE dopo un decennio di silenzio, brutte figure e tanta preoccupazione di vederlo tra le breaking news da un giorno all'altro.
Quando era vicino all'oblio, ha trovato un appiglio nel monumentale Diamond Dallas Page che lo ha ospitato in casa sua, gli ha dato una ripulita, lo ha iniziato e continuato allo yoga, gli ha fatto perdere peso, gli ha tolto nel modo corretto quegli antichi vizi che erano alcool e droghe.
E' ritornato dove è tutto iniziato, Roberts infatti fece il suo esordio nel wrestling on screen proprio a Baltimore, ma nelle fila delle WCW.
E dopo che Raw è andato off, lui ha festeggiato con il pubblico del Maryland ed ha festeggiato nel backstage quando la sempre meravigliosa e raggiante, Renee Young, lo ha intervistato e nessuno ha potuto ignorare il sorriso di Jake, un sorriso che era un misto di contentezza, soddisfazione, orgoglio.
E durante l'intervista non ha potuto mascherare i suoi sentimenti, esclamando a Renee: “Mio Dio, sono ancora vivo adesso???”. Già…

Vedendo la sua vita tumultuosa, il suo passato in ring e fuori dal ring, essere ancora vivo può essere considerata una grande vittoria per The Snake.
Se pensiamo a quel “Beyond the Mat” nel 1999 in cui si mostrò fuori forma, completamente “fatto”, in grande difficoltà, fumando crack in una camera d'hotel oppure nel 2008 quando completamente fuori di senno, si mostrò ad uno show in grande disordine fisico e mentale, per poi mostrare il pene al pubblico ed andare a piangere fuori dalla palestra. Beh direi che la sua felicità è ben giustificata.

DDP (un altro che merita la Hall of Fame) lo ha aiutato a risalire in superficie, grazie alla potenza fisica e mentale dello yoga. Gli effetti di questa cura sono ben visibili a tutti, Roberts ha parlato dei suoi problemi, dei suoi giorni peggiori in uno speciale andato in onda su quella straordinaria rete che è HBO.
Roberts si aprì al pubblico, raccontando la sua storia, dicendo che avrebbe voluto prendersi a pugni, che era pieno di lacrime e rancore, dispiaciuto per la sua condotta scriteriata.

La versione che di Jake Roberts che abbiamo visto a Baltimora è stata una visione meravigliosa, dimagrito, pulito. Era radioso, è scivolato tra le corde come una volta per posare il suo meraviglioso boa sul corpo e viso di Dean Ambrose.

La WWE ovviamente ha saputo subito captare il grande affare e la grande storia alle spalle di Roberts, insignendolo con la WWE Hall of Fame 2014.
Una storia dura, grandissima e indimenticabile, un grande spot per la compagnia che non si è fatta scappare l'occasione.

L'occasione persa con una scialba Royal Rumble, l'hanno colta giusto qualche settimana dopo, annunciando a Raw che Jake Roberts faceva parte della WWE Hall of Fame Class of 2014 dove potrà raccontare nel discorso durante la cerimonia, la sua pazzesca storia, ricca di pathos, le sue cadute, le sue vergogne ed il suo ritorno alla vita, la scalata per uscire da quel baratro in cui era caduto a piè pari. Sono sicuro che si commuoverà alla grande il buon Jake. Ci sta tutto, per lui varrà tutto sul palco della New Orleans Arena.
E sarà impossibile per la folla, gli ex colleghi, le nuove leve, per la gente da casa non commuoversi di fronte ad una storia tanto struggente, difficile, amara, dura e nonostante tutto tornata sui binari più consoni a quella storia straordinaria che è la vita.

Jake “The Snake” Roberts, una storia di redenzione, il ritorno alla gloria di un uomo, tutto reale, niente di scritto a tavolino. Nemmeno la WWE avrebbe potuto produrre niente del genere.
Roberts darà un incredibile messaggio di speranza a New Orleans, Raw Old School è stato solo un antipasto mentre la Hall of Fame sarà il climax perfetto di questa intera vicenda.

In WWE, insieme ai suoi fans, nel più grande stage per il mondo del wrestling. Bella la vita, non trovi, caro Jake?

E' tutto, alla prossima!