Il Wrestling è in un periodo di espansione globale. Dal 2019 c’è, oltre alla WWE, una federazione che si è imposta in poco tempo come una Major Americana, la All Elite Wrestling. Attualmente quindi c’è una “copertura” mediatica non indifferente, e non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa e in Asia. Per “radicare” meglio il prodotto, e per fidelizzare con il pubblico d’oltreoceano, la WWE ha intrapreso una politica del “giocare fuori casa”. Infatti, sempre più spesso, la federazione si Stanford ha deciso di tenere eventi importanti anche nel Regno Unito e in Arabia Saudita, con ulteriori show programmati nel resto del continente europeo. Grosso salto in avanti questo, poiché fino a qualche anno fa, le Nazioni ospitanti potevano ambire al massimo a qualche puntata di Raw e Smackdown registrata, quando non erano semplici House show.

Verso un futuro tutto nuovo

Ad aver compreso la fortuna di questa strategia non sembra essere solo la WWE. Infatti, sempre più federazioni di Wrestling decidono di imbarcare i bagagli, e sorbirsi voli transoceanici per diffondere i loro show. Dichiarazione recente, anche la AEW farà visita alle isole britanniche l’anno prossimo. Infatti, lo storico commentatore della WCW, ora seduto al tavolo dei telecronisti della All Elite, ha annunciato mentre era in cuffia che la federazione di Tony Khan andrà nel Regno Unito nel 2023. Non è stato specificato in quale occasione, e se sarà un evento importante per la compagnia stessa.