La classe 2021 della Hall of Fame ha visto l’induzione di una delle personalità più controverse ma iconiche non solo della WWE, ma del wrestling nel suo complesso: Eric Bischoff. Durante la sua carriera nelle diverse federazioni, Bischoff ha avuto l’occasione di incontrare altre grandi e talentuose personalità che, come lui, hanno messo mano nella programmazione ed ideazione degli show. Uno di questi, con cui ha un rapporto da tantissimi anni, è Paul Heyman, per il quale ha avuto delle interessanti parole durante una recente intervista per l’83 Weeks Podcast.

Nemici nello schermo, amici nella vita

Ecco le parole spese da parte di Eric Bischoff per Paul Heyman, con un discorso che è partito dal potenziale inserimento del famoso manager nella TNA tra il 2010 ed il 2014:

“Paul Heyman era un argomento di conversazione per entrare nella TNA. Non mi dispiaceva in ogni caso, dato che ho lavorato a ritmi alterni con lui sin dalla metà del 1987. L’idea di lavorare con lui non mi fece andare, ma non eravamo certamente in conflitto. […] Nel momento in cui arrivai in WWE, non esistevano più la WCW e l’ECW ed eravamo entrambi talenti della WWE, Paul ed io abbiamo speso tanto tempo dal punto di vista creativo e storico e sui nostri sentimenti generali, e abbiamo sviluppato un bel rapporto. Abbiamo cercato di mantenere viva la kayfabe perché, non sapendo quando avremo poi fatto soldi insieme, volevamo che le persone credessero alla storia di reciproco odio tra noi due, ma non era affatto vera. Ci sono sicuramente stati dei momenti in cui Paul avrebbe desiderato vedermi bruciare, come ci sono stati dei momenti in cui ho sentito dei sentimenti simili ai suoi e ho concordato in ciò che diceva o faceva. Quando sono stato inserito nella HOF, Paul ha detto delle cose fantastiche e di cuore e lì mi son detto: ‘Diavolo, prenderei un colpo di pistola per quest’uomo se fosse necessario'”