Questa domenica ci sarà Fastlane. L’ultima fermata prima dell’inizio della cavalcata che ci porterà dritti a Wrestlemania. Una cavalcata che, però, iniziata la sera della Royal Rumble, dovrebbe essere già ben avviata arrivati a questo punto. Non a caso, il ppv di questa domenica rappresenta l’ultima tappa prima dell’evento più importante dell’anno, quindi, le idee ed i progetti in vista di tale evento devono essere oggi già ben chiari. Quest’anno, però, la situazione sembra ben lontana dall’essere pianificata: tra idee confuse e storyline che cambiano di giorno in giorno, i progetti per Wrestlemania 35 non stanno procedendo a gonfie vele.

Partiamo con quello che dovrebbe essere l’incontro principale del Grandaddy Of Them All del 2019: Ronda Rousey vs Charlotte Flair vs Becky Lynch. In questo caso, stiamo parlando sicuramente dell’incontro meglio indirizzato in vista dello Showcase Degli Immortali, dato che è in cantiere già da diversi mesi il Triple Threat per il titolo femminile di Raw. Ma non trovate che alla lunga la rivalità stia diventando leggermente ripetitiva? Alla fine, nella maggior parte delle situazioni ci troviamo ad assistere all’ennesimo intervento nello show del lunedì sera da parte della Lass Kicker che non comporta mai risvolti importanti nella storia.

È ancora meno chiara la situazione legata ai titoli mondiali. Da una parte, non si sa ancora con precisione quale sarà lo sfidante di Daniel Bryan per il ppv del 7 aprile: inizialmente sembrava che dovesse toccare a Bray Wyatt, poi sostituito in corso d’opera da Kofi Kingston a causa del grande consenso che ultimamente sta ottenendo tra il pubblico, per poi vedere Kevin Owens inserirsi di prepotenza all’interno del giro titolato. Dall’altra parte, il match per lo Universal Championship è già stato stabilito: infatti, il vincitore della Royal Rumble, Seth Rollins, affronterà Brock Lesnar. Ma, nonostante ciò, la programmazione di questo incontro è stata decisamente rallentata da un infortunio alla schiena riportato dallo sfidante, che lo ha tenuto lontano dal ring per diverse settimane.

Rimanendo collegati al pretendente alla cintura universale, un’altra patata bollente con cui dovrà fare i conti la federazione è lo Shield. Parlando di Dean Ambrose, Wrestlemania 35 sarà il suo ultimo ppv in WWE, per questo gestire la sua situazione non è affatto facile. Invece, per quanto riguarda Roman Reigns, il suo ritorno a tempi record ha costretto i writer a mischiare le carte in tavola, in modo tale da non lasciare fuori l’uomo di punta della compagnia dallo show più importante dell’anno.

Per non parlare poi dei recenti debutti: a partire dalla rivoluzione di fine 2018 annunciata dai McMahon, sono stati lanciati ben nove wrestler nuovi a Raw e a Smackdown (senza considerare il non pervenuto Lars Sullivan). La mia domanda è: che ruolo avranno tutti questi lottatori durante lo Showcase Of Immortals? Va bene, è normale che alcuni di essi non potranno avere ruoli di primo piano, ma gente come Aleister Black, Ricochet, Tommaso Ciampa o Johnny Gargano che fine faranno? Non credo che, dopo aver tirato la carretta per diversi mesi ad NXT, verranno impiegati nella Battle Royal di André The Giant. Se poi dovesse essere così, ritengo che questo sia un grande spreco.

Senza considerare poi che nomi di alto profilo come Braun Strowman o Drew McIntyre ad oggi si trovano quasi a dover svolgere dei ruoli da comprimari: non a caso, è molto probabile che questi due atleti verranno inseriti in un tag team match a più persone, quasi come a concedergli un contentino. Allo stesso tempo, sempre parlando del roster di Raw, a partire da Survivor Series la federazione ha gestito Kurt Angle in maniera schizofrenica, quasi come se un giorno avessero deciso di inserirlo in un match a Wrestlemania e l’altro no.

Paradossalmente, una delle rivalità più solide in vista del Grandaddy Of Them All è quella tra Triple H e Batista, dato che già da diverso tempo si parla di questo ipotetico scontro. Non devo essere io a spiegarvi quanto sia sbagliato il fatto che due part-timer abbiano molta più attenzione rispetto ai performer che ogni sera sono presenti negli show settimanali. Se poi ci aggiungiamo che questo match vedrà contrapposti un attore che non mette piede su un ring da cinque anni ed un 50enne rientrato a forza da un infortunio grave ai pettorali, non oso immaginare che tipo di match ci verrà proposto.

Insomma, in poche parole, la situazione è abbastanza preoccupante. Per fortuna, alcuni casi come quello di Wrestlemania 30 ci hanno insegnato che si può rimediare ai propri errori in corso d’opera. Per questo, è giunto il momento di schiarirsi le idee e prendere delle decisioni definitive, prima che sia troppo tardi.

E voi, cosa ne pensate di questa Road To Wrestlemania? Siete d’accordo con me? Quale situazione vi fa più dubitare in vista dello show più importante dell’anno? Fatemelo sapere nei commenti.

The Notorious