Sergedge oggi per voi nei panni dell’insegnante consegna il pagellino a Triple H. Il suo lavoro da dirigente è da promuovere o bocciare? Vediamolo nell’editoriale odierno.

Qualcuno di voi forse sta vivendo queste sensazioni in questi tempi, altri andando indietro con la memoria. I temuti pagellini di metà semestre erano quelli in cui rischiavi delle belle tirate d’orecchio dei genitori per dei votacci segnati in rosso, erano quelle strigliate che cercavano di spronarti a fare di più per evitare il peggio alla fine dell’anno scolastico. Ormai è passato abbastanza tempo per poter fare una valutazione dell’operato di Triple H come dirigente. Come valutare il suo passaggio quasi completo dal ring al giacca e cravatta?

Materia: Hall of Famer
In questo compito Hunter ha fatto veramente bene riuscendo a riportare in WWE due personaggi che si pensava difficilmente avrebbero riaperto i discorsi con la compagnia, ovvero Bruno Sammartino e  The Ultimate Warrior. Il suo lavoro come “diplomatico” nel ricucire i rapporti con certe personalità è stato proficuo a dir poco e probabilmente è il suo maggior successo come dirigente.

Voto: Ottimo

Materia: I grandi ritorni
Negli ultimi due anni abbiamo assistito a ritorni di nomi con una presa notevole sul pubblico: possiamo citare RVD in versione più motivata rispetto al periodo TNA, o ancor più grande il ritorno di The Rock che si pensava ormai avesse abbandonato del tutto il wrestling, così come Lesnar il cui nome era diventato sinonimo di presa in giro per quei rumors che ogni tanto si rifanno vivi ma falsi al 100%. Tra i non wrestler come dimenticare poi il ritorno a pieno regime negli show di quel genio di Paul Heyman, che per non esser limitato dalle poche presenze di Brock si è fatto manager pure di Punk, Axel e Ryback. A breve avremo anche l’Animale Batista a ripresentarsi sul quadrato. La polemica se i vecchi nomi rubino il posto ai nuovi è sempre aperta, ma sulle emozioni nel rivedere certi volti non si discute.

Voto : Ottimo

Materia: Divas
Arriviamo a una delle materie più difficili da avere voti alti. Da una parte non si può negare un certo impegno dell’alunno come il dare il via a Total Divas, d’altra parte oltre a AJ e Natalya non c’è molto da sorridere guardando il roster delle fanciulle WWE. Gli incontri sono spesso insufficienti e l’interesse verso le lottatrici non è migliore rispetto al passato. Diamo un voto d’incoraggiamento visto anche l’acquisto in prospettiva di Paige.

Voto: Sufficiente

Materia: Tag-team
Non si può negare la situazione sia migliorata. I tempi d’oro sono certo su un altro livello, ma dal pantano in cui si era scesi si può sorridere. Con lo Shield e i fratelli Rhodes l’interesse verso i titoli è aumentato, gli Uso e i Real American sono piacevoli protagonisti della categoria, i redivivi New Age Outlaws aiutano a continuare a dare importanza ai titoli. Certo non tutte le ciambelle escono con il buco (Axel-Ryback, Los Matadores) ma si sta facendo un lavoro discreto.
Voto: Buono

Materia: Titoli minori
Non ci siamo. Puoi dare il titolo degli Stati Uniti e Intercontinentale a chi vuoi, ma se non costruisci storie attorno alle cinture il risultato è pessimo. L’esempio migliore è l’attuale campione Ambrose, gran wrestler di prospettiva ma di cui sembra essercisi dimenticati del titolo che porta alla vita. Non è così che si ridà spessore a certi allori.

Voto: Insufficiente

Materia: Main Eventer
Negli ultimi due anni quanti nuovi main eventer abbiamo in più? CM Punk e Bryan potremmo dire, ma il loro successo a mio parere è stato cavalcato dalla federazione più che creato. E’ stato il pubblico nella Summer of Punk e nel post Wrestlemania con i cori YES! a lanciare i due. Se guardiamo i wrestler su cui il push è arrivato direttamente dai piani alti allora parliamo di Sheamus che pur non essendo mal accolto non si ricordano feud memorabili, Ryback che ha fallito poco dopo gli squash match, Del Rio bocciato dalla gente come face e niente di speciale da heel, Big Show che sembrava ben rilanciato ma il cui match per il titolo è stato pessimo e Orton con i suoi alti e bassi (che comunque era già main eventer in passato). Diciamo che a parte l’eterno Cena la situazione main eventer è tragica e le uniche altre certezze sono nate per consenso popolare più che per costruzione. C’è poi da contare il fallimento di gente che avrebbe meritato di più come Ziggler e Christian.
Voto: Insufficiente

Materia: Volti nuovi
Scorrendo i nomi del roster c’è da sorridere e da piangere. Negli ultimi anni ci sono stati i positivi innesti di Cesaro (nonostante l’inizio difficile), Langston e soprattutto Wyatt Family e Shield, ma anche esperimenti non del tutto o per niente riusciti come Sandow, Fandango, Curtis Axel, Ryback, Tensai, Sin Cara. Diciamo una situazione nella norma, diversi fallimenti vanno messi in preventivo, l’importante è che ci siano atleti nuovi di valore messi sotto i riflettori e ciò è avvenuto e sta avvenendo. Peccato però per Hero.

Voto: Buono

Globale
Intendiamoci, sappiamo bene che non tutto quello che ho commentato qui sopra ne è pienamente responsabile Triple H ma è il risultato di un processo decisionale allargato, era un modo come un altro per valutare gli eventuali cambiamenti avvenuti da quando ha iniziato a fare il dirigente e commentare in generale la WWE degli ultimi anni. Nel complesso c’è da considerare anche il ritorno di una storyline-contenitore che porta avanti tutte le altre, ovvero la presenza dell’Authority che allo stesso tempo danneggia Punk-Bryan-Rhodes, vuole imporre Orton e Shield ecc. Alla fine quello che conta sono i risultati e a livello di telespettatori la situazione non è rosea, ma credo che ciò sia dovuto anche a una perdita d’interesse generale verso il prodotto wrestling su cui c’è poco da fare. Il problema è che non si riesce a creare nuovi Cena e i migliori successi (Punk e Bryan) hanno avuto gestioni con alti e bassi, per cui ci si deve rifugiare nelle glorie del passato e sperare di ridestare l’interesse dei fan di vecchia data. Lo sviluppo di NXT può far ben sperare, così come la maggior apertura degli atleti delle Indy. Voglio sperare che un giorno ci ricorderemo di Punk e Bryan come gli apri pista per tanti talenti che in passato non sarebbero mai stati considerati. Riguardo la categoria tag-team ci sono segnali interessanti, molto meno per divas e titoli minori. La situazione non è facile ma mi sento di promuovere il lavoro di Hunter anche per quanto riguarda importanti risultati come l’aver riavvicinato Sammartino e The Ultimate Warrior alla federazione.
Voto: Buono

E voi cosa ne pensate? D’accordo con il pagellino dell’alunno Levesque? Dove ha fatto bene e dove poteva fare meglio? Nel complesso promuovete o bocciare il suo operato? Fatemi sapere cosa ne pensate di Triple H versione dirigente ora che è passato sufficiente tempo per una prima valutazione!
 

Sergedge – EH4L