I fegati avvelenati nelle ultime settimane si sono sprecati. Tra chi minacciava di boicottare, e chi avrebbe fatto una vera rivoluzione, la WWE si è trovata davanti a sè un pubblico inaspettatamente “ostile”, poiché rigettava fervidamente la sua nuova politica. Tutto ebbe inizio con l’infortunio a sorpresa (?) di CM Punk al suo primo match televisivo dal ritorno, il che ha stravolto i piani della Federazione per i due Main Event di WrestleMania 40. Si sono trovati un Seth “orfano” di sfidanti, e un Roman che ne avrebbe avuti sulla “carta” troppi. Quindi, hanno inserito The Rock che ha messo su la questione “familiare” e che quindi ha sfidato il Capotribù, mentre Cody ha preferito dirottare su Seth, cosa che nessuno di noi si aspettava e, forse, necessitava.
Avremmo così assistito al match “cinematografico” tra i due cugini, e al quarto match in un anno e mezzo tra Cody e Rollins. Ma il WWE Universe non è rimasto a guardare ed ha, con l’ausilio dei social, promosso la campagna “We want Cody” che ha destabilizzato le fondamenta della Compagnia, la quale si è vista costretta a immediati “aggiustamenti”.

Qualche settimana fa arriva l’insolito annuncio della conferenza stampa pre-WrestleMania (parecchio in anticipo rispetto all’evento) in cui hanno provato a fare chiarezza sulla situazione, soprattutto nelle menti di chi dirige. Roman, uscito verso la fine di questo evento, è stato sommerso dai fischi. The Rock ha incontrato una certa ostilità mentre Cody Rhodes, osannato come Giulio Cesare, ha sfidato Roman Reigns, attirandosi anche le antipatie del The Great One. La notte successiva a Smackdown, Triple H ha ufficializzato il Main Event dello Showcase of the Immortals che sarà proprio Cody vs Roman, dichiarando di “infischiarsene” del malcontento di The Rock per questa decisione. Insomma, le carte in tavola non solo sono state cambiate più volte nel corso di queste settimane, ma sono cambiati anche i tavoli, e pure i giocatori. Non si capisce bene se era tutto voluto (il creare questa confusione, mirando a generare quanto più clamore possibile), oppure se davvero la WWE si è vista costretta a cambiare i piani su “sollevazione” popolare. Fatto sta che oggi l’incognita più grande resta questa: Che farà a questo punto The Rock a Wrestlemania?

Scontato che il People’s Champion non mancherà all’evento, e che sicuramente non farà né l’ospite ufficiale, né il presentatore, né qualsiasi ruolo inventato al solo scopo di far partecipare qualcuno ad uno show, diventa molto probabile un suo coinvolgimento sul ring. Resta da capire in quale veste. Se come co-co Main Eventer o come terzo incomodo in in Triple Treath, come “disturbatore” o addirittura di arbitro speciale. Io penso che, inaspettatamente, Rocky affronterà Cody Rhodes. O per meglio dire sarebbe più coerente così. Questo significa rinunciare alla anelata sfida tra parenti, che comunque potrebbe essere sempre “rimandata” a data da destinarsi. La coerenza nella sfida tra Cody e Rock sta nella apparente “solidarietà” tra i due membri della famiglia Anoa’i, venutasi a creare perché entrambi hanno in Rhodes un rivale, che rende meno avvincente un loro match di quanto fosse prima. Il pubblico esige la vendetta dell’American Nightmare per l’onta subita, e la WWE non ha altra soluzione che concedergliela. Magari con in palio proprio il privilegio di affrontare Roman per il titolo più avanti nello show. L’epilogo sarebbe Cody a spazzare via la Bloodline e a vincere il titolo massimo, gettando inoltre le “basi” per un futuro dream match tra i due cugini. La WWE ha saputo gestire una situazione critica, consacrata da una scadenza come quella di WrestleMania 40, con un “coup de theatre” da manuale. Il gioco delle tre carte ha portato i suoi benefici, e il “ripiego” su cui sono stati costretti a puntare si sta mostrando quasi meglio del piano “originale”.