In tanti, nelle indy, hanno provato a imitare in qualche modo Chris Benoit o comunque uno stile duro, brawleroso, molto tecnico. Tra il 2005 e il 2010 erano emerse tre figure che nel prosieguo della loro carriera avranno alterne fortune. Il primo, indubbiamente, era Davey Richards; il secondo rispondeva al nome di Roderick Strong; e il terzo era Erick Stevens.

Quando Stevens è tornato al wrestling un anno fa, tutti ne siamo rimasti felici. Perché a differenza dei colleghi, era un atleta di valore superiore per costanza, professionalità, carisma, e capacità di prendere le simpatie o le antipatie della gente. È quest’ultimo punto era un po’ il difetto degli altri due: ancora oggi Strong è un muro di espressione, mentre Richards è riuscito a convincere solo nella categoria di coppia negli American Wolves, dove le caratteristiche necessarie erano diverse.

Stevens ebbe un lungo e durissimo feud con Roderick Strong in FIP e in ROH. Ne divenne anche tag team partner, ma soprattutto i loro match (tra cui un pazzesco Dog Collar) vennero riconosciuti dai fan come “hard-hitting”. Non si fermò qui: mise in sequenza una serie di vittorie su Austin Aries, Nigel McGuinness, Claudio Castagnoli, Brent Albright, Shingo e Bryan Danielson. E fece una cosa che al tempo venne vista con valore: pareggiare contro Go Shiozaki, uno dei main eventer di spicco della scena giapponese. Era pronto per il grande salto, spaccava letteralmente i c**i nel roster della Ring Of Honor.

Poi decise di ritirarsi. Un po’ per gli acciacchi, ma anche per continuare il suo lavoro – a suo dire più redditizio – come insegnante in palestra. Una scelta di vita che lo ha tenuto fuori dalle scene per ben nove anni, prima di tornare a farsi vedere in Beyond e in MLW tra il 2019 e il 2020.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.