Nel 2013 il nome di Davey Richards era uno dei più caldi ci fossero nel business. Non solo per quanto dimostrato negli American Wolves, ma soprattutto per quanto dimostrato in singolo un po’ ovunque, in particolare nei lunghi dettagliati feud con Roderick Strong. A quel punto tutti lo volevano: la WWE, la TNA, la NJPW. Era un atleta di sicuro affidamento sul ring, un po’ meno fuori dal ring. Perché ad un certo punto ha capito che trovarsi qualcosa da fare fuori da un business che non gli avrebbe permesso di eccellere sarebbe stata una soluzione ideale.

A più riprese ha dato l’addio al wrestling. Ha dato buca a tanti promoter, con molti ha litigato, mancando di rispetto umano ed economico. Un atteggiamento particolare da parte sua, che mai aveva dato segni di particolari escandescenze fin lì. Persino in Italia, ad uno show dell’ASCA, diede buca sparendo definitivamente dai radar ed evitando di rispondere a chiamate e messaggi. Nel 2017 decise di fermarsi, si era fatto terra bruciata intorno.

L’andazzo era andato avanti. Altri ritorni, altri buchi, il divorzio da Angelina Love, il lavoro da paramedico che prendeva quota. Poi il ritorno vero e proprio. Dal basso, questa volta. Perché prima di riprenderselo, i promoter dovevano capire se fosse davvero il caso di spendere tanti soldi e di perderli per strada. In un momento storico dominato da una pandemia, ogni singolo dollaro risulta oro. E così in molti hanno pensato che dovesse essere un rischio dei più piccoli rifilarsi un booking di Davey Richards.

Davey è tornato nel giugno di quest’anno con l’umiltà degli esordi. Ha vinto e perso in egual misura, ha lanciato giovani, ha firmato con la MLW senza mai mancare una chiamata. Con Daniel Garcia e Josh Alexander si è proprio divertito, fino a sentire l’adrenalina dei bei tempi contro Bobby Fish, Tom Lawlor e Minoru Suzuki. Il climax sabato scorso al Bloodsport in una escalation di colpi con Yuya Uemura. Segno che alla lunga, un po’ tutti si stanno fidando di nuovo. Toccherà a lui non buttare tutto al vento.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.