Tutti noi “millennials” ricordiamo il feud tra JBL ed Eddie Guerrero: serate intere a rimanere incollati a Italia 1 per seguire il feud che ha cambiato la vita di John Bradshaw Layfield. L’atleta texano infatti nei primi mesi dell’estate 2004 è riuscito a strappare il titolo WWE dalle mani di Latino Heat dopo un feud molto violento. L’Hall of Famer ha quindi voluto raccontare quanto Guerrero ci tenesse al push dello stesso JBL e lo ha fatto parlando all’Ad Free Shows Patreon.

L’orgoglio di Eddie

Sul famoso angle durante il giorno della festa della mamma, Layfield ha detto:
“Prima di tutto, c’era molto orgoglio in Eddie. Sai, quand’era campione ci teneva a far bella figura con tutti, anche con chi non era al suo livello. Non riuscivamo a vendere biglietti per lo Staples Center a causa mia, non sua, ma Eddie l’aveva presa sul personale e voleva cambiare le cose. E qui ha avuto l’idea dell’attacco di cuore a sua madre a El Paso, la sua città, durante il giorno della festa della madre. Inoltre quella sera, il leggendario Gory Guerrero (padre di Eddie), sarebbe stato onorato sul ring. Lui e suo fratello Chavo (non suo nipote) vennero nel backstage e mi proposero l’idea. Ho pensato che fosse incredibile. Questo cambiò la dinamica del feud tra noi due, aggiunse più carne al fuoco.”

JBL ha poi proseguito parlando di quanto Eddie avesse preso a cuore il push di JBL:
“La settimana successiva un tizio cercò di salire sul ring e attaccarmi: sapevo che a quel punto stavamo finalmente riuscendo a catturare l’attenzione del pubblico. Tutto cambiò quando misero insieme il video: fecero in modo che si trattasse di telecamere della sicurezza, quindi non c’era post-produzione. L’angle dell’attacco di cuore fu incredibile. L’odio che ricevevo era tutto merito di Eddie. Lui mi chiamava a ogni ora del giorno e della notte per propormi idee per i miei promo. Quando alzavo la cornetta mi sentivo dire ‘Hey amico, ho un’idea per te’ oppure ‘Di al pubblico che il mio c*lo è venuto fin qui su un gommone’ e io gli dicevo ‘tu mi farai uccidere Eddie, mi farai proprio uccidere’. A volte quand’ero sul ring mandava fuori un arbitro per suggerirmi delle frasi da dire, a volte in inglese e a volte in spagnolo. Soprattutto nel sud-ovest, davanti a un pubblico pieno di latino-americani. Tutto l’odio che vedevo era merito di Eddie, lui amava molto il personaggio di JBL. Lui è stato anche il mio testimone di nozze. Ho parlato al suo funerale durante l’elegia funebre ma vorrei fosse ancora qui oggi. Eravamo molto amici e aveva preso a cuore la missione di mandarmi over con il pubblico. Se JBL avesse affrontato qualcuno diverso da Eddie, sarebbe apparso solamente una volta allo Staples Center, non credo che sarebbe durato per un altro PPV. Probabilmente mi sarei ritirato nel giro di qualche mese, ma grazie a Eddie, JBL ha funzionato e ho avuto un’ottima carriera con questo personaggio.”