Kota Ibushi ha vinto, per il secondo anno consecutivo, il G1 Climax. The Golden Star ha disputato la sua terza finale in tre anni, stabilendo un record per il torneo.

Un G1 insolito

In un intervista sul sito NJPW1972.com, Kota Ibushi ha detto che, pur non avendo lottato tanto quanto lo scorso anno, il G1 Climax di quest’anno è stato più duro rispetto ad un anno fa: “Lo scorso anno ho preso parte anche ai tag team match, perciò ho lottato di più. Per questo, ho pensato che quest’anno sarebbe stato più facile ma, a conti fatti, credo sia stata anche più dura. Anche senza l’infortunio, credo che quest’anno sia stato più duro. Ed è dovuto alla situazione (pandemica) attuale”.

Sulla situazione causata dalla pandemia

Per il 2 volte vincitore del G1 Climax, la pandemia ha reso tutti i match omogenei: “Senza i cori dei tifosi non ho percepito quella spinta emotiva che mi permette di poter dare il meglio. Abbiamo avuto applausi, certo, ma nessuno gridava il nome degli atleti o cantava cori di altro tipo. Questo ha portato a percepire che il livello di sostengo, da parte del pubblico, fosse lo stesso sia nei match normali che in finale.”

Sulla finale contro SANADA

Ibushi ha, inoltre, parlato della finale contro SANADA: “Ho pensato, sul serio, ‘lui, davvero?’. A pensarci bene, proprio come con Naito, è passato un anno da che non ho lottato con SANADA. E, da quell’ultimo match, ci siamo a malapena incrociati. […] Quest’anno (nel G1 Climax) lottavamo in giorni diversi e non l’ho visto per un mese intero. Non ho neanche guardato i suoi match. Perciò, è stato molto strano salire sul ring contro di lui dopo più di un anno”.