L’inverno è arrivato, e ciò può significare parecchie cose per un fan della WWE. Può significare aspettare con frenesia Survivor Series. Può significare essere entusiasmati da un Hell In A Cell match svoltosi nel mese di ottobre, come può benissimo significare ricordare con disprezzo un particolare incontro con questa stipulazione. Può significare avere già la testa alla Royal Rumble, ipotizzando possibili vincitori, entrati a sorpresa, e tutto ciò che è di contorno a questo particolare evento. Così come può significare ricordi. Ricordi che possono essere di diverso genere: ricordi legati a particolari match, a determinati promo o, infine, a precise rivalità che, per un motivo o per l’altro, ci hanno fatto saltare dalla sedia. Io, in quanto appassionato, ho rivalità svoltesi in questo periodo alle quali sono più legato, dato che, in un modo o nell’altro, queste sono riuscite a far breccia nel mio cuore. (N.d.R. Le rivalità prese in questione sono tutte collocabili tra il mese di Settembre e quello di Dicembre)

Edge vs Kane (2010): Lo so perfettamente che questa rivalità non è sicuramente un capolavoro. So altrettanto bene che gli sviluppi narrativi assunti da questo particolare feud non siano stati tra i più memorabili della storia della compagnia. E perchè, allora, ricordo con così tanto piacere una rivalità così modesta? Per due motivi principali: il primo, che è sicuramente il più scontato, è che questo feud ha garantito ad Edge quello che è stato il suo ultimo regno titolato, prima di dover abdicare e lasciare la WWE ed il mondo del wrestling più in generale, a causa di un brutto infortunio alla spina dorsale. Ma la motivazione che rende questa rivalità a me così tanto gradita consiste nel fatto che nel 2010 rincominciai a seguire il wrestling, dopo una pausa di riflessione che durava dagli ultimi mesi del 2008, proprio appassionandomi a questa storia. Questo, nonostante si stia parlando di una rivalità assolutamente dimenticabile, renderà sempre questo feud uno di quelli a cui sono legato particolarmente.

Mark Henry vs Randy Orton (2011): Al tempo, Randy Orton si era appena confermato campione dei pesi massimi dopo aver sconfitto Christian in un bellissimo match nell’edizione di quell’anno di Summerslam. Concluso quel capitolo, era giunto il momento per Orton di accettare ed affrontare la sfida successiva. Sfida rappresentata non da un uomo qualunque, bensì dal “World’s Strongest Man”, Mark Henry. Un feud che ricordo con piacere non tanto per match particolari o promo da brividi, ma perchè è stata la rivalità che ha portato Mark Henry a vincere il suo primo titolo massimo nella federazione di wrestling più importante al mondo (non ditemi che il titolo ECW vinto nel 2008 è considerabile come tale). Un Mark che, finalmente, è riuscito a mettersi in mostra, dimostrando di valere veramente qualcosa. La costruzione che ha ricevuto nel mesi strettamente precedenti a questo evento è stata adeguata, dato che la “Hall Of Pain” è riuscita a dare un tono più aggressivo e ruvido ad un personaggio che, ormai, stava perdendo sempre più vigore e che si stava avvicinando alla via del declino contraddistinta dal ritiro. Una contesa che non ricordo tanto per la qualità, ma per i risultati che ha portato. E, a distanza di anni, è necessario dirlo: Mark, te lo sei meritato!

The Rhodes vs The Shield (2013): La classica storia dove i buoni si prendono una rivincità sui cattivi. “The Authority” era una realtà nata da soli pochi mesi, al periodo, ma, nonostante ciò, aveva già iniziato a dettare legge nello show di Raw. Un’autorità che premiava i cattivi, come lo stesso Shield, e penalizzava i buoni. Uno dei più penalizzati da questa forza maggiore è stato sicuramente Cody Rhodes, il quale venne licenziato a seguito di una sconfitta ottenuta durante una puntata dello show del lunedì sera, proprio pochi giorni prima del suo matrimonio. A seguito di quest’ingiustizia, a Cody gli venne concessa un’ultima possibilità, rappresentata da un tag team match dove lui e suo fratello, Goldust, si trovarono costretti a dover sconfiggere The Hounds Of Justice per riottenere il loro posto a Raw. E non solo i due centrarono l’obiettivo, ottenendo la vittoria a Battleground, ma riuscirono a conquistare pure i titolo tag team detenuti da Seth Rollins e Roman Reigns qualche settimana dopo, anche grazie all’aiuto di Big Show. Una serie di incontri che ricordo per l’intensità delle emozioni che questi mi hanno trasmesso, che raggiunsero il culmine proprio con la vittoria dei titoli di coppia da parte di due atleti che io ho sempre adorato, ossia i due fratelli Rhodes. Oltre a questo, rimarrà per sempre una rivalità speciale, perchè rappresenta una delle ultime apparizioni di Dusty Rhodes prima della sua dipartita, avvenuta due anni dopo.

Daniel Bryan vs Randy Orton (2013): Sempre parlando di Authority, questa è la rivalità che più ha contraddistinto la lotta tra il bene ed il male negi ultimi anni. Una rivalità che trova come suo inizio l’edizione del 2013 di Summerslam, dove, con l’aiuto di Triple H, Randy Orton incassò la valigetta del Money In The Bank a sfavore di Daniel Bryan. Da quel momento nacque un’incredibile sfida tra l’American Dragon e l’Authority, rappresentata dall’allora campione WWE, Randy Orton, che trovò il suo culmine addirittura a Wrestlemania 30, dove Bryan ottennè il suo momento più speciale legato alla federazione di Stamford. Rivalità che, però, è stata constraddistinta soprattutto dal sostegno che i tifosi diedero al lottatore di Aberdeen: infatti, non era inizialmente previsto che Bryan facesse parte dell’incontro di Wrestlemania, ma i tifosi decisero di inserircelo a forza, attraverso un sostegno costante e caloroso nei confronti di Daniel Bryan. Sicuramente, delle due parti di questa rivalità, dato che i due lottatori si persero momentaneamente di vista durante il periodo della Rumble a causa di Bray Wyatt, non è la migliore, ma va per forza menzionata in questa lista. È impossibile dimenticare tutto ciò che riguarda questo feud, nel bene o nel male.

Seth Rollins vs Dean Ambrose (2014): Migliori amici ai tempi dello Shield, perfetti rivali dopo la rottura di esso. Dean Ambrose è stato la perfetta nemesi di Rollins. Il grande impatto che Rollins ha ottenuto da heel è dovuto in buona parte anche al lavoro che questi due performer hanno svolto insieme quando sono stati messi uno contro l’altro. Una storia che non ha quasi mai visto in palio niente: solo l’onore e la volontà di redenzione di Ambrose. Il Lunatic Fringe ha sempre combattuto contro The Architect con l’unico scopo di massacrarlo ed umiliarlo, dopo ciò che Rollins fece ai suoi partner dello Shield ad inizio estate 2014. Di questo preciso periodo della loro rivalità mi rimase impresso, più di tutti, l’Hell In A Cell match, che è stata, probabilmente, una delle contese all’interno di questa struttura più idonee a questo contesto, da quando è stato inserito un ppv annuale a tema, con l’omonima denominazione “Hell In A Cell”.

Team Authority vs Team Cena (2014): Una storia molto intensa. Dopo un anno di esistenza e potere incontrollato, l’Authority ha subito una battuta d’arresto molto pesante. Infatti, a seguito della sconfitta nel traditional Survivor Series elimination tag team match, Triple H e Stephanie McMahon si trovarono costretti ad abbandonare il comando di Raw, anche se solo temporaneamente. Storia che ha visto nel match delle Series il suo punto focale, scontro che non ha di certo deluso le aspettative: un incontro che ha saputo rappresentare al meglio la passione e la volontà di ottenere un risultato positivo, che ha contraddistinto questo feud. Tutte emozioni che tramite l’incontro sono state espresse nel migliore dei modi possibile: sia tramite la grandissima prestazione di Dolph Ziggler, nonché, soggettivamente, la migliore prestazione dello Show-Off da quando è in WWE, sia per il debutto di una delle più grandi icone del wrestling passato e presente, Sting.

Brock Lesnar vs Undertaker (2015): Insieme alla rivalità precedentemente descritta, è la storia con durata minore da me citata, ma, nonostante ciò, questo feud è onorabile di menzione per tutto ciò che vi è di contorno. Questo incontro ha rappresentato la conclusione di una contesa che si dilungava da più di un anno: il tutto è incominciato quando, a Wrestlemania 30, Lesnar è riuscito a compiere ciò che era ritenuto impossibile, fino ad allora, ovvero battere la Streak di imbattibilità allo Showcase degli Immortali di The Undertaker. Una sfida che, poi, è stata pareggiata dal Deadman, con una vittoria ai danni dell’avversario all’edizione del 2015 di Summerslam, e che ha raggiunto il suo capitolo finale ad Hell In A Cell. I due si sarebbero giocati la bella all’interno della struttura demoniaca. Uno scontro che, infine, è stato vinto da Lesnar, ma non di certo senza difficoltà, dato che i due sono riusciti a mettere in piedi una delle contese all’interno della gabbia infernale più crude e violente dell’Era PG. Lo scontro tra i due titani mi ha lasciato molto a livello emozionale, e per questo ricorderò sempre con piacere questa contesa, dato che, inoltre, ha rappresentato l’ultimo stint di Taker in WWE che non si limitasse al semplice match di Wrestemania.

E voi? Quali sono le vostre rivalità preferite del periodo tra Settembre e Dicembre della WWE?

The Notorious