Malakai Black ha fatto un passo indietro rispetto alla carriera professionale sul ring, nell’ultimo mese ha chiesto e ottenuto la rescissione con la AEW per prendersi un periodo di pausa, come da lui stesso dichiarato all’evento “Perseverance” della Prestige Wrestling. Tante voci però sono uscite in queste settimane sul suo conto e per questo motivo l’atleta olandese ha voluto aggiungere qualcosa con un lungo post su Instagram riguardo gli ultimi anni e gli eventi che l’hanno portato ad avere bisogno di questa pausa.

Tanti avvenimenti difficili

Malakai Black ha voluto ringraziare i fan per la vicinanza e l’affetto mostrati e ha voluto spiegare e chiarire meglio alcuni punti sul suo allontanamento, visto che le voci uscite sui problemi di salute mentale e alcune conversazioni avute con la AEW non gli sono piaciute particolarmente. Questo il post di Black: “A tutti, innanzitutto vi ringrazio per i vostri messaggi, sappiate che sono stati letti tutti e apprezzati. Con tutto il trambusto che c’è nel panorama del wrestling professionistico ho voluto prendere del tempo per pensare alle mie parole, ma ho anche dovuto aspettare che le conversazioni tra me e la AEW giungessero a una conclusione.

Prima di tutto, non mi piace leggere su internet parte delle mie conversazioni private con la AEW riguardo il mio benessere mentale. Queste conversazioni dovevano rimanere private e non essere condivise con il pubblico. Come ormai la maggior parte delle persone ha capito, sono una persona molto riservata e non sento il bisogno di pubblicare cose del genere su Internet. Se mi seguite da più tempo di una tazza di caffè, saprete che ne ho già parlato in passato, ma vorrei essere io a decidere quando queste cose devono essere rese pubbliche e non attraverso la bocca di qualcun altro, perché, come accade per qualsiasi cosa che passa attraverso le labbra di qualcun altro, la storia viene distorta.

In secondo luogo, per essere in linea con quanto detto sopra, queste cose hanno bisogno di un contesto: Ho effettivamente chiesto il licenziamento, gli ultimi due anni della mia vita sono stati caratterizzati da molte difficoltà. Sia io che mia moglie siamo stati colpiti da azioni esterne che non si possono controllare, che hanno portato alla perdita di vite umane, a contrattempi medici, alla messa a repentaglio della carriera, al suicidio di un caro amico e a un membro della famiglia che ha quasi perso la vita, per poi subire un infortunio che ero sicuro fosse la fine della mia carriera. Passo ogni settimana a sottopormi a diverse sedute di riabilitazione, di agopuntura e terapia solo per poter camminare e competere. Questa è stata la punta dell’iceberg e in combinazione con le promesse non mantenute nel mio campo professionale ha portato alla completa demoralizzazione della mia vita e della mia carriera. Questa decisione era nella mia mente da sei mesi.

È difficile dire ‘questo è stato il preciso momento in cui tutto è andato storto.’ Ma posso dire che, dopo molti anni, ho imparato a capire, da un punto di vista razionale, quando è il caso di mettere un freno a tutto, prendersi una pausa e questo è il caso. Forse una volta che la mia mente si sarà assestata su certe cose e avrà elaborato un po’ meglio gli ultimi 2 anni, riuscirò a comunicare (tramite una piattaforma diversa da quella scritta) cosa è successo effettivamente nel dettaglio per avere una conversazione più precisa sui fatti. Per ora so che sto bene e che mi sto prendendo, per la prima volta in 22 anni, qualche mese per ricalibrare gli ultimi 2 decenni della mia vita.

Infine, ho letto in rete alcuni racconti sulla mia rescissione, sulla mia salute mentale e sulla mia vita personale che posso riassumere così: se non è stato detto da me, non è successo. Le cose che riguardano il licenziamento condizionato, problemi nel mio matrimonio o l’uso della mia salute mentale per fare leva su altro, quando, come detto prima, quella parte non avrebbe nemmeno dovuto essere resa pubblica, sono false. Il mio matrimonio va bene, io sto bene. È solo il momento di assicurarsi che queste cose rimangano tali. Ancora una volta, apprezzo il vostro sostegno e ci vedremo presto.”