In una recente intervista su Hot 97, il nuovo WWE champion Big E ha affrontato diversi argomenti, tra cui la vittoria della cintura massima ai danni di Bobby Lashley, la sua volontà di affrontare Goldberg nell’ipotetico match di ritiro dell’ex WCW, il rapporto istaurato con il chairman Vince McMahon a partire dagli inizi del New Day e molto altro.

Sulla vittoria del titolo WWE

È stato incredibile. Sono stati tutti gentilissimi con me e, per chi mi conosce, sa che i complimenti mi mettono a disagio e ho cercato invano di fermarli. Però devo dirlo, è una bella cosa. C’è stata molta cortesia da parte di tutti. È il momento migliore della mia carriera, mi piacerebbe imbottigliare questa sensazione per venderla o darla in regalo. Non c’è sensazione più straordinaria che ricevere affetto da conoscenti e fan. Tornato dietro le quinte c’era una folla.

Sul dream match contro Goldberg

Sai, ci ho sempre scherzato su perché non credevo ne avrei mai avuto la possibilità. Per quello che ne so, Goldberg è ancora sotto contratto, è sempre nei paraggi. Per dirti, quando ero ragazzino lui era il mio wrestler preferito. L’ho incontrato credo 25 anni fa – di sicuro una ventina d’anni fa – a un evento a Tampa. In quell’occasione fu davvero gentile nei miei riguardi. Penso ancora che un match contro di lui nel presente sarebbe una gran figata… Chi meglio di me per la sua ultima trionfante cavalcata? Si vedrà. Credo sarei la persona giusta per fargli appendere gli stivali al chiodo e ringraziarlo del suo contributo alla disciplina.”

Sul rapporto con Vince McMahon

Vince ha un rapporto diverso con tutti. Ovviamente, uno come Bryan (Danielson N.d.T) ha una relazione più stretta perché ha attraversato diversi alti e bassi. Si è ritagliato la sua bella fetta di storia in WWE, specie nell’ultima decade. Ti dirò, Vince è uno dei più grandi supporter del New Day. Anche quando iniziammo nel 2014 e c’era gente non proprio convinta, Vince ci aveva preso sotto la sua ala facendo il tifo per noi. Ciò di cui posso parlarti è il mio rapporto personale con lui, che apprezzo molto perché – quando nessuno ci avrebbe scommesso un centesimo su noi tre – aveva continuato a sostenerci. Non mi troverei a questo punto – ovvio, è lui che prende le decisioni – se non fosse per Vince. Detto questo, gli sono sicuramente riconoscente.