Stomping Grounds non ha attirato molto pubblico al Tacoma Dome, ma è stato un evento così brutto come la card lasciava immaginare? Scopriamolo con la nostra review!

(Kick Off) Triple Threat match for the Cruiserweight Championship: Akira Towaza vs Drew Gulak vs Tony Nese (c)
Sono andati sul sicuro, un match a tre tra pesi leggeri è l’incontro perfetto per scaldare il pubblico prima dell’evento vero e proprio. Ritmo altissimo, continui assalti incrociati tra campione e sfidanti, voli ad effetto e pure un cambio di titolo. Un buonissimo match che premia gli spettatori arrivati in orario all’arena. Il mio è un voto “da kick off”, ma mi sono proprio divertito, con un po’ di rimpianto perché avrei voluto un minutaggio maggiore.
Winner and NEW Cruiserweight Champion: Drew Gulak in 11’20. Voto: 7.5 out of 10 stars (7,5 / 10)

Raw Women’s Championship match: Becky Lynch (c) vs Lacey Evans
Se già alla prima prova come sfidante avevo bocciato la Evans, in questo caso il risultato è stato anche peggiore. Canovaccio dell’incontro molto basilare, con la campionessa in controllo totale fino a quando subisce un infortunio alle costole picchiando contro il tavolo dei commentatori (venduto bene quasi per tutto l’incontro), da lì in poi è la sfidante a dire la sua. Peccato lo faccia in modo statico, senza mettere in luce le qualità atletiche che in altre occasioni le avevamo riconosciuto. Nonostante il match insufficiente avrà un’altra occasione per il titolo, fortunatamente in un incontro di coppie così da mascherare un minimo i propri limiti.
Winner and STILL Raw Women’s Champion: Becky Lynch in 11’30. Voto: 5 out of 10 stars (5 / 10)

Tag Team match: Sami Zayn & Kevin Owens vs The New Day (Big E & Xavier Woods)
Peccato per la prima metà dell’incontro! Non ne posso davvero più del cliché del face intrappolato dagli heel che non riesce a dare il cambio. E’ un modo di fare visto e rivisto nei tag team champions di cui ne farei volentieri a meno. Dall’hot tag in poi il match diventa bello mettendo in luce una buonissima alchimia tra i quattro partecipanti, con diversi falsi finali e un ritmo che ha reso tutto divertente. La seconda parte dell’incontro merita forse di più rispetto al voto che assegno, ma tutta quella prima fase è una colpa troppo grande per dare un voto maggiore.
Winners: : Sami Zayn & Kevin Owens in 11’05. Voto: 7 out of 10 stars (7 / 10)

United States Championship match: Ricochet vs Samoa Joe (c)
Match della serata. I “coppini” di Samoa Joe allo sfidante hanno aperto le danze per un incontro che ha saputo ridare un po’ di valore al titolo degli Stati Uniti. L’atletismo di Ricochet si è ben amalgamato con la maggior fisicità del campione, dando vita a una contesa equilibrata dove era davvero difficile prevederne il vincitore. E’ forse mancata la ciliegina sulla torta, lo spot memorabile che ti alza il voto, così come la ring psychology del match che è stata poco più che abbozzata puntando più sulla spettacolarità delle sequenze che sulla logica della loro successione. Il giudizio generale è comunque molto buono, spiace quasi che i due non si riaffronteranno, ma è un bene la promozione di Joe come nuovo sfidante al titolo di Kofi (per quanto insensata vista la sua sconfitta con Ricochet).
Winner and NEW United States Champion: Ricochet in 12’25. Voto: 7.5 out of 10 stars (7,5 / 10)

Smackdown Tag Team Championship match: Heavy Machinery (Otis & Tucker) vs Daniel Bryan & Rowan
Lottando nello stato di Washington era prevedibile che Bryan sarebbe stato tifato pur da heel, per cui forse sarebbe stato meglio mandare come sfidanti gli Heavy Machinery in un evento successivo, ma al di là di questo pensiero è stato un altro buon incontro. In particolare mi sono piaciuti i momenti in cui si affrontavano Bryan e Otis, con il primo che tentava di sconfiggere a suon di calci un avversario pesante circa un quintale più di lui. Un incontro che rispetto a quello del New Day contro Zayn e Owens ha saputo non cadere nei soliti cliché, ma che non ha potuto arrivare a livelli eccellenti a causa del minor contributo dato da Tucker da una parte e Rowan dall’altra. Peccato, se avessero lottato bene come i rispettivi compagni staremo parlando di ben altro voto.
Winners and STILL Smackdown Tag Team Championship match: Daniel Bryan & Rowan in 14’25. Voto: 7 out of 10 stars (7 / 10)

Smackdown Women’s Championship match: Alexa Bliss (with Nikki Cross) vs Bayley (c)
Un’altra cattiva notizia della serata arriva dalle ragazze. Alexa in dieci minuti di incontro fa vedere pochissimo wrestling, agendo prevalentemente con calci, pugni, schiaffi. Bayely prova a metterci del suo, ma non abbastanza per reggere l’incontro da sola. Il risultato è negativo per un match in cui c’è poco da salvare. Per mettere in scena match come questi la Bliss farebbe meglio a continuare con i suoi A Moment of Bliss o fare da manager, perché il suo contributo attuale sul quadrato non è accettabile.
Winner and STILL Smackdown Women’s Champion: Bayley in 10’35. Voto: 5 out of 10 stars (5 / 10)

Drew McIntyre (with Shane McMahon) vs Roman Reigns
E’ stato meglio del previsto. Protagonisti di una delle faide meno interessanti degli ultimi tempi, devo ammettere che i due abbiano tirato fuori un match positivo. Due picchiatori che si sono messi a confronto per vedere chi colpisce più forte, tutto molto semplice e per questo efficace. A wrestler con uno stile di lotta come il loro non si chiede voli acrobatici o capolavori di tecnica, ma hanno messo sul ring le loro qualità e attraverso anche le interferenze di Shane sono riusciti a inscenare un incontro fisico, coerente con i loro personaggi e la storia raccontata. Probabilmente una durata inferiore avrebbe reso il tutto più godibile, ma anche così non hanno sfigurato. Ciononostante dubito che l’interesse per la rivalità con il figlio di Vince possa aumentare.
Winner: Roman Reings in 17’20. Voto: 6.5 out of 10 stars (6,5 / 10)

Cage match for the WWE Championship: Dolph Ziggler vs Kofi Kingston (c)
Un match nella gabbia di cui ci scorderemo presto. Quando hai un incontro così scontato nell’esito devi almeno renderlo buono dal punto di vista qualitativo, ma in questo caso il match si è rivelato privo di emozioni, poco violento e dimenticabile. Il liberatorio finale è stato anche fatto bene e in modo originale, non fosse che il continuo lavoro di Ziggler alle gambe dell’avversario sia stato completamente dimenticato in quello scatto felino del ghanese. Nessuno dei due ha mostrato una prestazione scarsa come ad esempio la Bliss o la Evans, ma si prendono lo stesso voto dei loro incontri perché con il doppio del tempo e una stipulazione speciale hanno reso uno spettacolo davvero anonimo.
Winner and STILL WWE Champion: Kofi Kingston in 20’. Voto: 5 out of 10 stars (5 / 10)

Universal Championship match, Lacey Evans as Special Guest Referee: Baron Corbin vs Seth Rollins (c)
Come detto da molti, più che un match è stato un gigantesco angle. Intendiamoci, la scelta della Evans come arbitro in chiave mark è stata geniale, così da evitare che Rollins la colpisse. Ma a conti fatti abbiamo avuto nel main event un non-match lungo quasi venti minuti in cui ogni spettatore nell’arena e nel resto del mondo sapeva sarebbe arrivata la Lynch a risolvere la situazione. E’ come iniziare un libro giallo, scritto male e in cui capisci l’assassino alla prima pagina. Davvero un pessimo modo per chiudere il ppv.
Winner and STILL Universal Champion: Seth Rollins in 18’25. Voto: 4 out of 10 stars (4 / 10)

Special Event:
Partiamo da una scelta che mi è piaciuta: l’assenza di match di circa cinque minuti. Ultimamente pur di aggiungere incontri alcuni di essi finivano in brevissimo tempo, ai limiti della giudicabilità. In questo caso almeno una decina di minuti sono stati concessi a tutti, un tempo sufficiente per raccontare qualcosa sul ring. Andando nello specifico lo show è stato come un viaggio sulle montagne russe, nel senso che a match divertenti si sono talvolta alternate brutte prestazioni, in particolare gli incontri femminili e quelli per i titoli mondiali. La card è stata costruita male con nessun match particolarmente atteso, ma alcuni di essi hanno reso più gradevole un evento che rischiava di candidarsi a peggiore dell’anno. Nel complesso lo show non è valso il prezzo del biglietto (il main event ha affossato un ppv tutt’altro che perfetto), ma gli incontri di coppia, quello dei pesi leggeri e quello per il titolo degli Stati Uniti hanno reso la pillola molto meno indigesta di quello che poteva essere.
Voto: 5.5 out of 10 stars (5,5 / 10)

Sergedge – EH4L